giugno 29, 2013

Margherita Hack: una vita tra le stelle

Stamane, poco prima delle luci dell'alba, ci ha lasciato una grande scienziata.
Una persona eccezionale. Negli ultimi anni andavo a caccia di una sua partecipazione a Torino per potermi fare una foto con lei da mettere poi sul mio profilo facebook. Una delle poche donne da stimare, dopo mia mamma, la mia amica Patrizia, Magda Olivero e Ilda Boccassini.
Non solo perché considerata una divulgatrice e astrofisica apprezzata, punto di riferimento mondiale, ma soprattutto perché è stata una mente libera, senza timore di esprimere le sue idee, contrarie a quelle atrofizzate della massa, spesso scomode, tanto che, in un paese di mediocri e servi, questo comportamento è andato troppo al di là dell'omologazione per non essere, più volte, censurato. Ultimo atto, se vogliamo considerarlo (noi) importante (non Margherita ), di ingratitudine di questa nazione è stato, attraverso i suoi vari presidenti della Repubblica, quello di non aver voluto, pur avendolo fatto con cani e porci, nominarla senatrice a vita. Una vergogna, presto dimenticata, che si unirà alle tante altre collezionate dall'Italia negli ultimi anni.
Ripercorrere i suoi scritti, le sue frasi, le sue interviste è come bere un bicchiere di acqua fresca e limpida di sorgente in una giornata afosa di agosto, respirare una boccata di aria pura in una mefitica palude dantesca.
Addio cara professoressa, ora insegni agli angeli e a Dio che non esistono.



















 


 


L'inte


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